AI Act e nuove sanzioni per chi non dichiara l’uso dell’Intelligenza Artificiale

AI Act e nuove sanzioni per chi non dichiara l’uso dell’Intelligenza Artificiale

Un primo presidio operativo: l’AI Act Compliance Checker della Commissione Europea

Un primo passo, ancora basilare ma significativo, verso una governance concreta dell’Intelligenza Artificiale arriva direttamente dalla Commissione Europea, che ha reso disponibile il portale:
 EU AI Act Compliance Checker

Si tratta di uno strumento online gratuito – attualmente in versione beta – sviluppato nell’ambito dell’AI Act Service Desk, con l’obiettivo di aiutare enti pubblici, imprese e professionisti a comprendere se e come rientrano negli obblighi del nuovo Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act).

Il portale propone una serie di domande interattive che guidano l’utente nell’autovalutazione del proprio sistema di IA, fornendo un primo orientamento rispetto alla classificazione del rischio, ai requisiti di conformità e agli adempimenti previsti.
È, di fatto, il primo presidio europeo di trasparenza e conformità accessibile a tutti, pensato per tradurre in pratica i principi del Regolamento.

Non sostituisce un audit legale o tecnico, ma costituisce un punto di partenza concreto per chi desidera verificare il proprio grado di allineamento alle nuove regole.
Come ogni strumento in fase di sviluppo, presenta limiti di profondità e completezza, ma la sua esistenza segna un chiaro cambio di paradigma: la conformità all’AI Act non è più materia astratta, bensì un processo operativo, verificabile e documentabile.


Trasparenza obbligatoria e nuove sanzioni (Legge 132/2025)

A partire dal 10 ottobre 2025, in Italia entreranno in vigore le nuove disposizioni introdotte dalla Legge 132/2025, che impongono a chi utilizza sistemi di Intelligenza Artificiale nell’erogazione di servizi di dichiararlo in modo chiaro, semplice e completo.

La norma, ispirata all’AI Act europeo, non si limita a un adempimento formale: rappresenta un nuovo standard di trasparenza digitale.
Chi impiega l’IA – anche solo a supporto di un’attività – dovrà informare esplicitamente il destinatario del servizio, fornendo una comunicazione esaustiva, comprensibile e tracciabile.

Le conseguenze in caso di omissione

L’omissione di tale dichiarazione può essere considerata un grave inadempimento e comportare:

  • Multe elevate per violazione del principio di trasparenza;
  • Azioni legali da parte degli utenti o delle autorità competenti;
  • Danni reputazionali per mancanza di chiarezza o presunto occultamento dell’uso dell’IA.

Anche una semplice consulenza o una relazione tecnica che impieghi strumenti di Intelligenza Artificiale dovrà essere accompagnata da un documento chiaro che specifichi se e come tali sistemi sono stati utilizzati.
Il principio è netto:

“L’intelligenza artificiale non può sostituire il pensiero critico umano, ma solo affiancarlo.”


Dalla teoria alla pratica: la PA come laboratorio di trasparenza

Nel contesto della Pubblica Amministrazione, il portale europeo può costituire un primo presidio di consapevolezza e conformità, utile per avviare un percorso di autovalutazione e formazione dei funzionari.
Ma da solo non basta: la vera sfida sarà integrare strumenti come il Compliance Checker in un sistema più ampio di governance, controllo e responsabilità pubblica, dove la tecnologia non sostituisca la fiducia del cittadino, ma la rafforzi attraverso la trasparenza.


Cosa fare da ottobre 2025

1️⃣ Dichiarare sempre l’uso dell’IA
Ogni servizio, consulenza o processo decisionale che impieghi sistemi di intelligenza artificiale dovrà riportarlo in modo esplicito e tracciabile.

2️⃣ Utilizzare strumenti di autovalutazione
 Compliance Checker europeo, per comprendere se e come si rientra negli obblighi del Regolamento.

3️⃣ Implementare procedure interne di controllo
Audit periodici, formazione del personale, policy interne e un registro delle applicazioni IA sono elementi essenziali per una governance etica e sostenibile.

Ecco il COMPILATORE:

A breve un ciclo di seminari sull’AI applicata alle PA, con focus su L.241/1990 e D.Lgs 36/2023…..

Vi lascio il post sul risarcimento del danno.